La sentenza della
Corte Costituzionale con la quale non considera il poker un’attività
finalizzata al gioco d’azzardo, relativamente al circolo di poker sequestrato a
Palermo, cambia definitivamente la visione giuridica del texas hold’em.
In altre parole,
l’uso del chips utilizzate nel poker alla texana non sono soldi e la somma che
rappresentano è stabilita a priori al momento dell’iscrizione. Dunque il
giocatore sa già quando potrà perdere.
La stuttura è
simile ad un torneo di tennis. Si paga l’iscrizione e c’è possibilità che non
si vinca nulla. Secondo voi i tennisti sono giocatori d’azzardo? Credo proprio
di no!!
Questo fa capire
come la regolamentazione del poker live in Italia ha ancora molta strada da
fare, ma che l’idea del poker giocato da personaggi dalla pistola facile in
luoghi loschi stia fortunatamente svanendo inesorabilmente.
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